martedì 24 settembre 2013

LA RICCHEZZA DELL'ITALIA "PARTE SECONDA"

Eravamo rimasti alle mazzette,ma il vero succo del discorso è questo.
In Italia l'unico settore che trainava la barca è morto o quasi,l'unico settore che ha ed ha sempre avuto delle potenzialità è il turismo. Il turismo incentivato e regolato a dovere produce ricchezza e quindi posti di lavoro,specialmente tra i giovani che, finita la scuola, possono trovare qualche impiego a termine per cominciare a capire il mondo del lavoro ed essere meno di peso alle famiglie.Il primo passo per incentivare il turismo sono i trasporti,la mobilità,le infrastrutture ecc.
Fino a qualche anno fa le mitiche FS anche se mal gestite,con mezzi non all'altezza dei corrispettivi biglietti pagati,in qualche modo ottemperavano al trasporto dei vari turisti occasionali e non, con varie corse dal nord al sud e con prezzi del biglietto accessibile a tutti.Oggi con la ristrutturazione e privatizzazione,il costo del biglietto è diventato inaccessibile e paesi turistici non più raggiungibili e meno di minimo 4 cambi tra treni e autobus che scoraggiano persino chi vorrebbe tornare al paese natio almeno qualche giorno all'anno.
A questo punto l'unico mezzo per raggiungere la destinazione resta l'inquinate e anche un po meno sicura "L'AUTOMOBILE" ma facciamo due conti.
Per percorrere 1100 Km  tra carburate e pedaggio autostradale (altra piaga) si spende una media di circa 170/200 € all'andata ed altrettanto al ritorno per cui una famiglia di 3 persone (ancora meglio se 4) per il trasporto spende circa 350/400 €. Il biglietto ferroviario costa 100/110 € a persona sia in andata che in ritorno,quindi una famiglia di 3 persone spende circa 600 € per poi non avere neanche un servizio efficiente.
Quindi come si pensa di incentivare il turismo con questi costi,possiamo dire che se qualche intenzionato c'era,valutando costi e disservizi se ne frega delle bellezze dell'italia,va in paesi dove anche a discapito di qualche disservizio,i costi di permanenza sono molto più bassi.
Politici e sindacati gridano "dobbiamo dare lavoro" supportati da tanta povera gente che l'unica cosa rimasta è la speranza,ma in realtà loro sanno bene che è tutto una farsa per poter allungare i loro mandati e gonfiare i loro portafogli per più tempo possibile.

domenica 22 settembre 2013

LA RICCHEZZA DELL'ITALIA

Come tutti sappiamo l'Italia è un paese ricco,una ricchezza che che in nessun paese esiste.
Abbiamo industrie,materie prime,e una classe dirigente che il mondo ci invidia.
Sicuramente state pensando di quale paese sto parlando, o meglio se sono con la febbre alta.
No, sto solo ironizzando per introdurre l'articolo che segue.
In Italia non  abbiamo industrie degne di chiamarsi tali,quelle poche che c'erano, o hanno chiuso, o stanno chiudendo per deficienza manageriale, o per una tassazione che in nessun paese del mondo esiste,si sono trasferite,addirittura incoraggiate,in paesi dove i costi sono quasi zero,ma i ricavi quando i prodotti arrivano in Italia sono enormi,sempre per le solite tasche.
Come materie prime sfioriamo quasi lo zero. E allora cosa ha di buono l'Italia? vi state chiedendo?
Noi siamo un paese che trasforma,il solo nostro fiore all'occhiello,è il cibo ,che sapientemente abbiamo saputo esportarlo e farlo conoscere al mondo.
Ma questa molteplice varietà di cibo da dove nasce? semplice, dalle molteplici varietà territoriali e climatiche.
Quindi con un clima e un territorio così diversificato quale industria sarebbe possibile far nascere?
l'industria del TURISMO,qualcuno potrà dire ma esiste già, in parte è vero,ma è una minima parte.
Quest'anno volendo fare il turista mi sono imbattuto su un grosso dilemma...Come raggiungere il luogo per godermi le mie ferie senza aggravare le finanze e salvaguardare l'ambiente?
Come risposta e conclusione delle mie considerazioni L'AUTOMOBILE, ebbene si il miglior mezzo per l'inquinamento ma a quanto pare quello più economico. Perchè?
Perchè da quando le Ferrovie sono state "privatizzate" i tratti ferroviari che secondo valutazioni fatte da persone incompetenti,e da una categoria politica inefficiente, sono stati abbandonati,o meglio cancellati da qualsiasi investimento perchè non produttivi,secondo loro,nel breve periodo,o meglio nel periodo di chi si trova al comando e quindi deve raggranellare il più possibile e velocemente.
Quindi investire sull'alta velocità,con appalti faraonici e scandali, con mazzette  faraoniche come gli appalti.
PER  NON ANNOIARVI TROPPO LA CONTINUAZIONE AL PROSSIMO ARTICOLO

mercoledì 11 settembre 2013

DISOCCUPAZIONE E POVERTA'

Titolo un po' inflazionato,ma attuale,e spunto per questo articolo,diciamo di protesta, e per far conoscere alle persone che operano in altri settori una realtà aberrante. Parto da un piccolo presupposto....
Come tutti sappiamo l'ossatura lavorativa Italiana era fondata sull'edilizia ormai agonizzante e prossima alla morte. Ma per lavorare ultimamente in quest'ambito visto la tassazione e i contributi che un datore di lavoro doveva versare, per poter lavorare ti dovevi iscrivere come artigiano e a questo punto cominciava il calvario.
Da premettere che la tassazione sugli edili è arrivata al 75% e chiunque può fare due conti.
Ma il problema maggiore è sorto in questo periodo di crisi,perchè tanti lavoratori artigiani hanno dovuto chiudere e chi è stato fortunato (quasi nessuno)ha potuto mettere qualcosa da parte per sopravvivere chi è stato meno fortunato per varie ragioni che non sto qui ad elencare ha dovuto chiedere assistenza e da questo momento si è reso conto del trattamento che gli ha riservato lo stato Italiano dopo che per decenni ha munto l'unica mucca da latte che aveva, senza preoccuparsi di quando sarebbe rimasta a secco.Tutto questo accadeva alla luce del sole e i grandi inutili,scaldapoltrone e sparaparoloni italiani, che dovevano difendere i lavoratori se ne sono fregati altamente anche perchè un lavoratore che si mette in proprio per poter lavorare non fa parte più della categoria ma diventa un imprenditore,e quindi non tutelabile.
Fatto la premessa passiamo ai fatti:
non sapendo come fare per sopravvivere, e per avere un'assistenza sanitaria che non pesi più di tanto sull'ormai vuoto portafoglio,visto che qualche aiuto c'è portando la documentazione adeguata,si rivolge ad un ente e si fa compilare il modello I.S.E.E che rappresenta il patrimonio complessivo della famiglia,e scopre che il patrimonio famigliare non supera i 4000,00 € annui.
Armato di questo documento legale si rivolge ad un centro assistenza e ottiene qualche aiuto a livello viveri,insufficienti visto il grande numero dei veri poveri che ci sono,(ho detto veri perchè anche li ci sono i falsi poveri),il passo successivo è fare in modo di ottenere l'esenzione per le cure sanitarie,ma lì viene quasi deriso quando mostrato il famoso documento e alla domanda se era stato licenziato e quindi dipendente,o se aveva cessato l'attività,si è sentito rispondere che non ha diritto a nessuna esenzione anche se dimostra un reddito patrimoniale che rasenta la povertà assoluta,nè lui,nè la famiglia.
E allora sorge una domanda, a cosa è servito diventare artigiano per poter lavorare, e subire una tassazione del 75% per poi essere trattato, da chi ha succhiato il tuo sangue e ingrassato la sua famiglia come l'ultimo dei peggiori criminali  (ma forse loro hanno più diritti)?
L'approfondimento di altri temi inerenti all'articolo ci sarà prossimamente..