mercoledì 11 settembre 2013

DISOCCUPAZIONE E POVERTA'

Titolo un po' inflazionato,ma attuale,e spunto per questo articolo,diciamo di protesta, e per far conoscere alle persone che operano in altri settori una realtà aberrante. Parto da un piccolo presupposto....
Come tutti sappiamo l'ossatura lavorativa Italiana era fondata sull'edilizia ormai agonizzante e prossima alla morte. Ma per lavorare ultimamente in quest'ambito visto la tassazione e i contributi che un datore di lavoro doveva versare, per poter lavorare ti dovevi iscrivere come artigiano e a questo punto cominciava il calvario.
Da premettere che la tassazione sugli edili è arrivata al 75% e chiunque può fare due conti.
Ma il problema maggiore è sorto in questo periodo di crisi,perchè tanti lavoratori artigiani hanno dovuto chiudere e chi è stato fortunato (quasi nessuno)ha potuto mettere qualcosa da parte per sopravvivere chi è stato meno fortunato per varie ragioni che non sto qui ad elencare ha dovuto chiedere assistenza e da questo momento si è reso conto del trattamento che gli ha riservato lo stato Italiano dopo che per decenni ha munto l'unica mucca da latte che aveva, senza preoccuparsi di quando sarebbe rimasta a secco.Tutto questo accadeva alla luce del sole e i grandi inutili,scaldapoltrone e sparaparoloni italiani, che dovevano difendere i lavoratori se ne sono fregati altamente anche perchè un lavoratore che si mette in proprio per poter lavorare non fa parte più della categoria ma diventa un imprenditore,e quindi non tutelabile.
Fatto la premessa passiamo ai fatti:
non sapendo come fare per sopravvivere, e per avere un'assistenza sanitaria che non pesi più di tanto sull'ormai vuoto portafoglio,visto che qualche aiuto c'è portando la documentazione adeguata,si rivolge ad un ente e si fa compilare il modello I.S.E.E che rappresenta il patrimonio complessivo della famiglia,e scopre che il patrimonio famigliare non supera i 4000,00 € annui.
Armato di questo documento legale si rivolge ad un centro assistenza e ottiene qualche aiuto a livello viveri,insufficienti visto il grande numero dei veri poveri che ci sono,(ho detto veri perchè anche li ci sono i falsi poveri),il passo successivo è fare in modo di ottenere l'esenzione per le cure sanitarie,ma lì viene quasi deriso quando mostrato il famoso documento e alla domanda se era stato licenziato e quindi dipendente,o se aveva cessato l'attività,si è sentito rispondere che non ha diritto a nessuna esenzione anche se dimostra un reddito patrimoniale che rasenta la povertà assoluta,nè lui,nè la famiglia.
E allora sorge una domanda, a cosa è servito diventare artigiano per poter lavorare, e subire una tassazione del 75% per poi essere trattato, da chi ha succhiato il tuo sangue e ingrassato la sua famiglia come l'ultimo dei peggiori criminali  (ma forse loro hanno più diritti)?
L'approfondimento di altri temi inerenti all'articolo ci sarà prossimamente..

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